I E L S I
Altitudine: 728 s.l.m.
Abitanti: 1917
CAP: 86015
Patrono: Sant'Andrea Apostolo, 30 novembre
Origini e
denominazioni....
Esisteva
nell'agro di Ururi nei primordi del secolo XVI un piccolo villaggio
denominato "luce" nei diplomi, e comunemente dal popolo "Ielsi": voci
entrambe che possono considerarsi deformazione di "elce". Ielsi non
avrebbe potuto, per avventura, aver assunto il nome delle elci poderose
che forse un tempo ne popolavano l'agro? A noi parrebbe che
si; ma la diplomatica più remota è del tutto avversa alla
nostra congettura georgica....continua....
Ielsi di Giambattista Masciotta
Il
territorio del Comune di Jelsi si estende alla destra ed alla sinistra
del fiume Carapelle e confina con gli agri di Toro e Pietracatella a
Nord, di Riccia ad Est, di Cercemaggiore a Sud, di Gildone e di
Campodipietra ad Ovest. La maggiore altitudine non supera i 745
metri s.l.d.m. Il territorio è formato da colline e
piccole valli. Le sponde del Carapelle formano un' ampia
conca dal Castello della Rocca fino al Campo della Terra. Dista 23 Km
dalla città di Campobasso.....continua
Centro
agricolo in provincia di Campobasso da cui dista soltanto venti
chilometri, Jelsi è situato 580 metri sopra il livello del mare,
nei monti del Sannio e conta 2.151 abitanti.Il paese durante il dominio
longobardo era denominato Gittia e, nel 1600 Gelzi o Gilizza. Jelsi
compare in molti documenti del 1092, del 1148, del 1194 e ancora in un
elenco di Defetari, redatto nel 1212. Dopo il 1212 il feudo di Jelsi fu
assegnato all’amministrazione dell’imperatore Federico II. Il primo
feudatario del paese fu Bertrando di Beaumont, come si apprende da un
documento del 6 marzo 1270: questo documento registra l’assegnazione di
Jelsi e del vicino territorio di Gildone da parte di Carlo I
d’Angiò a Bertrando di Beaumont.Nel 1334, dopo la morte di
Bertranda, nipote di Bertrando, la Casa dei Beaumont si estinse e il feudo
passò alla famiglia dei Barras, che lo detenne fino al 1477,
quando ne divenne proprietario Alberico Carafa. Il suo buon governo
venne ripagato dal Re di Napoli Ferdinando I d’Aragona con la
concessione al feudo dello status di Contado. Il feudo restò
alla famiglia Carafa, fino a quando Girolamo Carafa fu costretto a
cederlo a Nicolò Pavesio per i debiti accumulati. Soltanto nel
1606 Eligi Carafa riuscì a ricomprare il feudo, che restò
in possesso della sua famiglia, con varie vicissitudini, fino
all’eversione della feudalità.Tra il 1656 e il 1657 Jelsi
dovette lottare contro la peste. Dopo l’epidemia il paese subì
l’attacco dei briganti di Cesare Riccardo il quale, alleatosi con una
famiglia di Jelsi intenzionata a vendicarsi dei Carafa, rubò
molti oggetti preziosi e incendiò molte abitazioni. Era il 17
marzo del 1672.
PALAZZO
VALIANTE -CAPOZIO
Riguardo le
origini del paese molisano, il parere degli storici è discorde:
alcuni ritengono che Jelsi sia stata fondata da alcune colonie di
zingari e per questo veniva chiamata nel 1494 "Terra Gyptie", altri
invece sostengono che il paese abbia avuto origine presumibilmente nel
680-700 dalla tribù degli Zingani...continua
La
Religione a Ielsi :
Chiesa dell'Annunziata : La cappella
della SS. Annunziata sorge a ridosso del palazzo ducale dei
Carafa. Si distingue per il portale gotico, attraverso
il quale si accede all’interno dell’edificio, oggi sconsacrato........continua.....
Chiesa
Sant Andrea Apostolo Festa
di S.Biagio
Festa
di S. Giuseppe Festività
di Sant'Anna
“FESTA DI SANT’ANNA – LE TRAGLIE”
E’
un rituale che ormai si ripete dal 1805, quando Jelsi poteva ritenersi
baciata dalla fortuna o protetta particolarmente da qualche Santo,
visto il modo, quasi indenne, in cui uscì dal disastroso
terremoto, anche se è conosciuta come sagra: "Le traglie" di
Ielsi, il 26 Luglio rappresentano un appuntamento di carattere etnico,
non solo regionale. Dai più la manifestazione è ritenuta
un rito di ringraziamento e di propiziazione per un raccolto
abbondante. Si tratta di una sfilata di carri (le traglie) trainati da
buoi o da mezzi meccanici che seguono la statua di Sant'Anna. Sui carri
sono ricomposte scene di vita agreste, giochi acrobatici di pesci ed
animali, paesaggi ed altro. Il tutto con spighe di grano artisticamente
intrecciate tra di loro. Il corteo attraversa l'intero paese. Al
termine di esso, presso l'aia di Sant'Anna, la manifestazione si divide
nel sacro e nel profano. Da un lato la benedizione del grano
trasportato dai carri, dall'altro la premiazione del carro più
originale.
Le Pitture del Maestro
della CRIPTA DELL'ANNUNZIUATA
Jelsi
è oggi conosciuta soprattutto per la tradizionale sfilata delle
traglie che sono macchine votive fatte di grano, una volta trascinate
solo da buoi, in onore di S. Anna nel giorno della sua festa che cade
il 26 di luglio. Ma vale la pena di andare
ad Jelsi anche in altri periodi dell’anno perché conserva
piccoli gioielli di arte ed architettura come l’antica chiesa laicale
dell’Annunziata che fu terminata, come attesta la data sul portale, nel
1363......continua
La Festa del Grano
nasce come ringraziamento a S. Anna per i lievi danni subiti in seguito
al rovinoso terremoto del
26 luglio 1805. La scelta del grano
come offerta ed elemento da plasmare per le decorazioni e' chiaramente
simbolica: e' il ringraziamento offerto alla "Grande Madre", S. Anna, del frutto
della nostra terra. Ogni Jelsese e' particolarmente fiero della "Sagra
del Grano". Fierezza e consapevolezza di essere nello stesso tempo
autori, attori e registi di una importante rappresentazione di vita e
di cultura....
La festa di "Si sega la
Vecchia", portata nella piazza di Jelsi, rivisitando quella
tradizionale, tende a far diventare oggetto di festa un simbolo della
tradizione in grado di catalizzare ancora attenzione. Esso diventa
l'oggetto che riempie uno spazio vuoto nell'arco delle feste di un
gruppo sociale.........continua
Links varii
su Ielsi
Albergo
diffuso:
La
struttura dispone di 12 + 3 posti letto. Dall’ingresso principale al
primo piano vi è il ristorante e al secondo piano 3 amere
matrimoniali indipendentiognuna con bagno dotato di vano doccia. Sempre
sullo stesso piano vi è un mini appartamento con camera
matrimoniale e vano soggiorno angolo cottura con divano letto da due
posti e bagno. L’ultimo mini appartamento è mansardato e dispone
di una camera matrimoniale con aggiunta di terzo letto, angolo cottura
e bagno con vano doccia. Le unità hanno riscaldamento autonomo e
le camere sono dotate di TV color.....continua
RICETTA
Penne rigate al basilico e ricotta
Mentre cuociono le penne, frullate il
basilico, ben lavato, con la ricotta, il sale ed il pepe.
Aggiungete poi a filo la panna fino ad ottenere una salsa abbastanza
fluida con la quale condirete la pasta scolata bene al dente.
Spolverizzate con un po' di grana, decorate con le foglioline di
basilico e servite subito.
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