FERRAZZANO
Un
pó di storia :
Il vecchio borgo, adagiato principalmente sul versante meridionale,
è stato costruito pietra su pietra dalla fatica quotidiana di
un'esistenza dedicata quasi totalmente all'agricoltura.
Esso si è conservato architettonicamente quasi intatto per
secoli con le case attaccate l'una all'altra per motivi climatici e i
numerosi vicoli tortuosi e a saliscendi. Del suo passato molto remoto
poco o nulla è visibile ad occhio nudo ad eccezione di alcuni
reperti antichi in mano a privati e a musei, mentre resti di mura
megalitiche sono state individuate sul versante nord e lungo la zona
detta del Torrione dove si notano grossi blocchi calcarei inglobati in
costruzioni antecedenti il XVII secolo. Invece parte della cinta
situata a valle, già segnalata nel 1699 ed eretta nelle
vicinanze del tratturo Ponte della Zittola-Lucera, è stata
riscoperta ultimamente dalla sezione locale dell'Archeoclub d'Italia.
Con la caduta prima di Boiano(305 a.C), capitale
del Sannio Pentro,Murgantia e Ferentinum(296 a.C), la
leggendaria Aquilonia(293
a.C) ed infine Sepino, i Sanniti abbandonarono l'idea di continuare la
guerra contro l'ormai collaudata macchina bellicista di Roma, ad eccezione di una parte dei Pentri ancora liberi.
Furono proprio questi ultimi a conferire, nel 292 a.C. a Caio
Erennio Ponzio, (il figlio
del vincitore di Arpaia)il comando per una azione contro il console Fabio
Gurgite in Campania. La fortuna arrise al comandante sannita; egli,
infatti, riuscì ad infliggere una grave sconfitta al console
rimano che trovò scampo nella fuga. I Romani, però, si
rifecero immediatamente con Q. Fabio Rulliano, esperto stratega, il
quale riuscì a prendere prigioniero lo stesso Caio Ponzio che,
portato a Roma, fu barbaramente decapitato. Le conseguenze per il Sannio,
causate da tali conflitti, furono disastrose, aggravate in seguito
dalla seconda guerra punica(217 a.C.)che fini di accentuare la
miseria di un territorio già tanto martoriato dal pesante
tallone del centurione romano; città grandi e piccole distrutte,
miseria e abbandono ovunque. Nel 180 a.C. dopo la sottomissione degli
Apuani,Roma deportò nel Sannio una colonia di Liguri Bebbiani per facilitarne il
ripopolamento. Questo tipo di colonizzazione servì a fare
rinascere momentaneamente l'agricoltura dove la convivenza di cepi
etnici diversi influenzò positivamente anche i rimanenti sanniti
sopravvissuti alla tragedia. Il fenomeno continuò lentamente
fino a convincere i Sanniti dell'utilità di diventare cittadini
romani. Questo diritto, rifiutato a più riprese dalla maggior
parte della classe degli Ottimati, originò la nascita della Lega Italica
che mise ancora una volta a dura prova la potenza di Roma. Le forze in campo dei due contendenti si
equivalevano, ma Roma aveva il vantaggio di avere come alleati gli Etruschi,
gli Umbri, i Galli, i Greci Italioti e alcune città importanti della
stessa Lega: Isernia e Alba.
http://www.comuni-italiani.it/070/023/
http://www.molisecitta.it/comuni/ferrazzano.html
http://www.comuni-italiani.it/070/023/mappa.html
http://italia.indettaglio.it/ita/molise/ferrazzano.html
http://www.classitaly.com/comuni/index.php?id_g=5866
http://www.prontoimprese.it/molise/campobasso/ferrazzano
http://www.museocivico.rovereto.tn.it/UploadDocs/9_art02.pdf
http://www.paesionline.it/molise/ferrazzano/comune_ferrazzano.asp
http://www.turismomatese.com/microricettivita/menuferrazzano.html
http://www.archart.it/archart/italia/Molise/Ferrazzano/image1.html
http://demo.istat.it/dat81-91/COMUNI/070/F_HTM/070023_F.HTM
http://demo.istat.it/dat81-91/COMUNI/070/T_HTM/070023_T.HTM
http://www.enit.it/museiris.asp?Lang=FR&ID=596&Luogo=FERRAZZANO
http://www.prontoimprese.it/molise/campobasso/ferrazzano/impresa-edile.html
http://www.informagiovani-italia.com/comuni/comune-ferrazzano-cap-86010.html
I3 Giugno: Sant'Antonio di
Padova
Dal 1 Luglio Al 31 Agosto: Ferrazzano Festival
17 Agosto: Sant'Onofrio
31 Dicembre: "Le Maitunate"
Monumenti
La chiesa
arcipretale dell'Assunta non ha una data di costruzione precisa anche
se alcuni elementi architettonici risalgono ai secoli XI e XII coma la
memoria dell'anno 1065, scolpita nel soprarco della porta maggiore
ancora esistente, e quella del 1169, purtroppo scomparsa, che si
trovava in una pietra del vecchio campanile. In origine essa era a tre
navate e gli archi dividevano quella di mezzo dalle altre due in cui
erano le cappelle. Aveva un campanile che "si rimirava a trenta miglia
di distanza", schiantatosi al suolo a causa di un fulmine del 1658. La
saetta causò gravi danni all'intero edificio per cui
nel 1726 esso venne intergalmente ristrutturato e ridotto ad una sola
navata, con la sopraelevazione del soffitto, espediente quest'ultimo
non riuscito perché realizzato senza rafforzare i muri laterali
di sostegno. Quell'errore tecnico ha causato ulteriori interventi di
cui l'ultimo nel 1962 dietro interessamento dell'Arch. Mons. Giovanni
Cerio. Con questi ultimi lavori la chiesa dell'Assunta subisce una
revisione generale con la pittura della volta da parte dell'artista
Giovanni Passeri. Sulla stessa volta esistevano figure dipinte
dall'artista campobassano Amedeo Trivisonno nel 1927. Attualmente sette
altari arricchiscono le pareti laterali con le statue, tutte di
pregevole fattura, di S. Rocco,della Vergine, di S. Antonio, di S.
Michele, del Santissimo Crocifisso, del Sacro Cuore di Gesù, di
S.Giuseppe. Quest'ultima statua è opera di Paolo Saverio di
ZInno, artista campobassano del 1700. Il portale della chiesa risale al
1200 ed è affiancato da due colonne molto sottili, sormontate da
capitelli in stile corinzio. Essi reggono un arco finemente lavorato e ricco di
motivi floreali. Nella lunetta, invece, è raffigurato un grosso
volatile nell'atto di beccare il cibo, simbolo dei fedeli che si
nutrono dei beni celesti. Nella fascia intorno vi sono scolpiti girali
con foglie e fiori alternati mentre una seconda fascia, aggettante, in
parte corrosa dal tempo, presenta un intreccio complicato di viticci
con due animali in basso. Una curiosità: l'iscrizione corrosa
dal tempo, visibile su una pietra a destra dle portale testimonia
l'antico Ius Patronatus del Comune sulla chiesa. All'interno della
chiesa, sotto quella che una volta era la scala a chiocciola che
portava all'organo c'è una Fonte Battesimale, che risale al XIII
secolo. Della scultura risaltano il classico Agnello crucifero,
decorato con motivi stilizzati, in mezzo una fascia a zig zag che parte
dalle bocche di due animali posti lateralmente in basso. Il pulpito
della chiesa dell'Assunta è a forma di cassa, sostenuto da
quattro colonne, risale al XIII secolo ed è il pezzo artistico
di maggiore rilievo che non trova precisi riscontri nel Molise per
il suo livello qualitativo. Finemente
lavorato risulta l'arco tribolo, incorniciato a sua volta con foglie stilizzate, immerso in effetti
di morbido chiaroscuro. Nella fascia superiore una
fascia decorativa presenta tralci di viti ad andamento curvilineo con
foglie, grappoli e due figurine umane, non statiche, intente alla
vendemmia; all'angolo destro è scolpito un mascherone dalla cui
bocca partono altri tralci che ornano l'intero prospetto. Tra i capitelli,
variamente lavorati, interessante è quello frontale a destra con
tre foglie d'acanto, ricurve
stilizzate alla maniera gotica. Tra le foglie
risaltano la figura di un vescovo o di re, un cammello simbolo della
mansuetudine, una pia donna che reca nella mano destra una corona ed ha
la sinistra sul petto: un'altra figura tenta di colpire un volatile. Il pulpito
è realizzato in marmo color terra di Siena.
Il
Castello Baronale
Il castello
di origine normanna, venne ricostruito tra il 1498-1506 in seguito
alla sua precedente distruzione durante il terremoto del 1496. Esso,
completato agli inizi del XVII secolo, rappresenta il tipico tentativo
degli architetti del '500 di convertire la rude ed austera fortezza
medievale
in confortevoli palazzi
signorili. Le due torri
cilindriche laterali e le mura sono di circa 40 cm. di grossezza
e un tempo erano serviti da scalini in pietra. Esse si levano dal suolo
a scarpata. Quella di destra, fornita oggi di un piccolo terrazzno, ha
perso il suo camminamento di ronda. La seconda invece, detta del
Giurato, fa ancora bella mostra di sé anche se risulta
modificata nella parte superiore per essere stata utilizzata come
serbatoio dell'acqua del Sambuco
all'inizio del secolo. Il lato a mezzogiorno si innalza sopra un dirupo
che scopre la valle circostante ed ha rappresentato da sempre una
posizione ottimale di difesa per la popolazione. Si accede al castello
tramite un ponticello in pietra che sostituì quello levatoio in
legno, caduto in disuso, alla fine del XVII secolo, durante il cominio
del duca Antonio Vitagliano detto il Vecchio. L'ingresso, con arco a
sesto ribassato e con in mezzo lo stemma
dei Carafa-Molise (Tre cappeletti fra due sbarre a destra, a sinistra
le insegne du Porzia De Capoa, moglie di Gerolamo), rappresenta
l'originale. In alto sl centro l'elegante cornice in
pietra locale con l'iscrizione dedicata al Carafa. Il cortile è
ben proporzionato e risente dello stile tardo-rinascimentale. Lo
arricchiscono una cisterna e alcuni stemmi araldici di famiglie
gentilizie che ebbero in baronia Ferrazzano. http://www.pagus.it/progetto/comuni/ferrazzano/index.htm
FERRAZZANO
Il Castello di epoca medioevale ristrutturato dai ...
La
Parrocchia dell'Assunta a Ferrazzano
Ristoranti a Ferrazzano
Alberghi
a Ferrazzano
Accoglienza in
Molise
Ferrazzano
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Tra
gli emigrati in America
di origine ferrazzanese e appartenente alla terza generazione è
da citare Robert De
Niro, l'attore cinematografico di fama mondiale e
vincitore di due premi Oscar per la recitazione. I suoi biografi
scrivono che egli è così orgoglioso del luogo di origine
dal quale partirono i bisnonni Giovanni e Angiolina Mercurio alla fine
del secolo scorso che scambia l'italiano con il dialetto ferrazzanese.
Ogni estate Ferrazzano ospita una rassegna di film dedicata all'attore
di film come Taxi Driver,Il
Padrino parte II,Toro
scatenato,Il cacciatore.
La
Maitunata, Ferrazzano
http://www.molisecitta.it/comuni/ferrazzano.html
http://www.emmeti.it/Welcome/Molise/ProvCampobasso/Ferrazzano/index.it.html
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