MONTERODUNI
Altitudine: 476 s.l.m.
Abitanti: 2392
CAP: 86075
Patrono: San Michele, 29 settembre
Durante la dominazione longobarda, normanna e
sveva, Monteroduni fu feudo della Casa comitale di Molise, che la
riteneva come una delle maggiori fortezze della contea. All’avvento
della monarchia angioina, Carlo I concesse in feudo Monteroduni
ad Eustachio d’Ardicourt, gentiluomo francese venuto negli eserciti di
conquista. Nel 1297 avendo lo stesso Re bandita la rassegna dei titoli
per tutti i feudi del reame a giustifica del legittimo possesso,
Eustachio e il figlio Adamo si resero renitenti, così gli
Ardicourt vennero privati del feudo, e questo fu devoluto al demanio.
Nel1281 Monteroduni divenne terra feudale degli Evoli Conti di
Trivento. La famiglia d’Evoli alienò o perse il feudo durante il
regno di Roberto d’Angiò. Anteriormente al 1326 Monteroduni
passò in dominio della famiglia de Sus: e nel 1326, per morte di
Pietro de Sus fu devoluta al
demanio. Così Re Roberto, con diploma 6 giugno 1333,
assegnò Monteroduni alla regina Sancia, sua consorte.
Un primo nucleo
insediativo, nei luoghi dove oggi sorge l’attuale castello, si fa
risalire all’epoca sannita. Le origini del castello-fortezza invece
risalgono al periodo longobardo, quando la popolazione fu costretta ad
arroccarsi per fronteggiare le violente incursioni saracene. Fu con la
dominazione normanna però che il castello, per esigenze
prettamente militari, venne ampliato rispetto alla struttura originaria
longobarda e rafforzato con l’innalzamento di mura di cinta, che
includevano anche alcune abitazioni.
Nel
1193 l’intero paese pagò caro il suo schieramento contro
l’imperatore Enrico VI a favore del normanno Tancredi. Il capitano
tedesco Moscaincervello, ai servizi dell’imperatore, assediò il
castello che fu incendiato e raso al suolo. Nel 1266, durante Carlo I
d’Angiò, il feudo di Monteroduni fu assegnato a Eustachio
d’Ardicourt e successivamente ai d’Evoli. Proprio sotto la signoria dei
d’Evoli, rispettivamente nel 1273 e nel 1279, la fortezza subì
grossi danni a causa di due violenti terremoti. Tommaso d’Evoli
fu costretto a edificare una nuova struttura che però non
corrisponde a quella che ammiriamo oggi. Le possibilità
economiche del signore di Monteroduni non permettevano infatti lavori
di tale portata, inoltre la struttura che questi costruì fu
successivamente danneggiata da altri terremoti, due tra il 1300 e il
1308, e l’ultimo, violentissimo, nel 1349. La struttura attuale risale
al periodo successivo a tale evento sismico. Con molta
probabilità la regina Giovanna I d’Angiò, destinando in
dote il feudo di Monteroduni (da essa tenuto come terra regia) a sua
nipote Giovanna di Durazzo, se ne assunse gli oneri della
ristrutturazione avvenuta tra il 1350 ed il 1363 o 1366. All’inizio del
1500 il castello passò alla famiglia d’Afflitto (1503-1668) e,
successivamente, alla famiglia Pignatelli (1668-1806) alla quale si
devono i radicali lavori che trasformarono la fortezza da struttura
militare ad elegante abitazione signorile, fastosa e dall’aspetto
tipicamente rinascimentale.
Ricetta
: maccheroni alla monteroduni
INGREDIENTI
PER 4 PERSONE
- 400 g. Pasta
Tipo Maccheroni
- 150 g. prosciutto
crudo
- Rosmarino
- Salvia
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-
Burro
- Parmigiano Grattugiato
- Sale
-1 Macinata Pepe
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ESECUZIONE:
Mettere sul fuoco 60 g di burro con il rosmarino e
la salvia legati insieme. Appena il condimento
soffrigge
aggiungere il prosciutto crudo tagliato a
pezzetti molto
piccoli e una macinata di pepe. Alzare la fiamma
e, mescolando, far rosolare per 2'. Cuocere i
maccheroni
in abbondante acqua salata; scolarli al
dente e condirli
subito con il sugo, eliminando rosmarino e
salvia, e con grana grattugiato
Ristorante
Barone's Ristoranti Confetteria Molisana
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Documento senza titolo
Stagno di
San Nazzaro (Monteroduni) Foresta demaniale di monte Caruso e monte
Gallo (Monteroduni) Leccete di Monteroduni, Sant’Agapito, Macchia di
Isernia ...
vive e
lavora a Monteroduni 1974 Movimenti di colori _ Messina 1975 Giovani
artisti dell’Accademia di ... Arte Contemporanea, Contaminazione _
Monteroduni ...
Azienda
dolciaria Dolceamaro di Papa a Monteroduni in provincia di Isernia ...
L’Azienda Pignatelli di Monteroduni produce e commercializza Olio e
Conserve ...
Tavola
rotonda - "Nuove acquisizioni sulla preistoria in provincia di
Isernia"; "Il sito di Monteroduni e il primo frammento di ceramica di
tipo miceneo in ...
Tale tesi
e’ stata recentemente suffragata dal ritrovamento di un documento
dell’Archivio Pignatelli di Monteroduni , dove si legge che due
“Pignatelli
Gli autori
presentano i risultati delle prime tre campagne di scavo
nell’insediamento della tarda età del Bronzo di Monteroduni,
loc. Paradiso (IS). ...
... dei
Prìncipi di Monteroduni, in due straordinari dipinti. Ecco
perché Andrea Emo è un filosofo che dovrebbe essere
studiato insieme a Wittgenstein,
Monteroduni
e di Donna Francesca Guevara Suardo dei Duchi di Bovino ... di Don
Giovanni Principe di Monteroduni e di Donna Carolina Ruffo ...
...
l’histoire et l’architecture (Venafro, Monteroduni, Termoli,
Campobasso, Gambatesa, Oratino, Roccamandolfi) et une meilleure mise en
valeur des sites
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Links su Monteroduni
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